La primavera sta per tornare ad accoglierci con la sua esplosione di vita e di colori. Fra poco i lavori nei nostri orti riprenderanno a pieno regime ma nel frattempo che fare?
Febbraio, quando il freddo sta allentando la sua morsa, è il mese più adatto per mettere a dimora i bulbi d'aglio.
Per vedere cosa e come dobbiamo fare in dettaglio prendiamo in prestito la regola delle 5W dal giornalismo anglosassone con una nostra piccola aggiunta.
Piccola digressione... Sono pur sempre un'educatrice ed un'insegnate; prendo spunto da cosa faccio in aula con i miei bambini per fonderlo con questa mia passione.
Ma torniamo a noi!
CHI SEMINARE (Who)?
Allium Sativum, meglio conosciuto come Aglio.
È una pianta erbacea perenne dal caratteristico odore intenso. Ha lunghe foglie e può raggiungere l'altezza, con il suo scalpo fiorifero, di 120 cm. Il bulbo si sviluppa dopo la fioritura e contiene i bulbilli (spicchi) all'interno dei quali è presente una gemma che può originare una nuova piantina.
Ne esistono diverse qualità:
- aglio bianco
- aglio nero
- aglio rosa ed aglio rosso
ognuna delle quali presenta numerose varietà.
QUANDO (When) SEMINARLO?
L'aglio può essere messo a dimora all'inizio dell'autunno oppure alla fine dell'inverno; dipende dalla varietà prescelta e dal clima in cui dovrà, poi, crescere.
Se vivete in zone fredde ed umide è consigliabile seminare a Febbraio/ Marzo i bulbi della varietà rossa o rosa per poter avere aglio fresco pronto in estate.
Se, invece, vivete in zone più miti del centro o sud Italia i bulbi, della varietà bianca, possono essere messi nella terra prima che il terreno geli (ottobre/novembre) in modo tale che trascorrano l'inverno riparati nel terreno per vegetare a primavera.
DOVE (Where) SEMINARLO?
Scegliete una porzione preferibilmente assolata e se non ne disponete ricordatevi che l'aglio cresce bene anche in zone a mezz'ombra a patto che non sia coperto per gran parte del giorno e durante la stagione vegetativa.
Assicuratevi che il terreno sia sciolto, friabile e ben drenato, capace cioè di assicurare un rapido deflusso dell'acqua in eccesso, e che sia fertile ma non concimato troppo recentemente in quanto i bulbi soffrono in presenza di un'elevata umidità e con i ristagni idrici tendono a marcire. Il terreno ottimale è quello sabbioso.
Per quanto riguarda la posizione da scegliere è opportuno tener presente delle consociazioni nell'orto.
La pianta dell'aglio ha capacità repellenti verso i parassiti ed è in grado di proteggere se stessa e gli altri ortaggi a lei vicini dall'attacco di molti insetti dannosi.
Si può consociare con:
- Pomodori
- Lattughe
- Sedano
- Cetrioli
- Fragole
- Patate
- Carote
Scegliete, quindi, di mettere a dimora i nostri bulbi vicino a queste piante o nel luogo dove abbiamo deciso di farle crescere nell'immediato futuro.
Eccoci arrivati al parte più pratica del post
(What) COSA FARE PER COLTIVARLO?
Per prima cosa si devono scegliere i bulbi da utilizzare; la vostra scelta deve essere rivolta ai bulbi più grossi (che contengono maggiori riserve di nutrienti che aiuteranno la germinazione) maggiormente arcuati ed esterni (quelli che una volta scartato il bulbo compongono la prima corona) che sembrano garantirci lo sviluppo di piante più forti e produttive. Da evitare assolutamente i bulbi mollicci!
Sul terreno, preparato precedentemente con la vanga, scavate una fila di piccole buchette profonde 3/5 cm e distanti fra loro una quindicina di centimetri. Le file, nel caso ne faceste più di una, devono distanziarsi l'un l'altra almeno 20 cm.
A questo punto si passa alla semina sistemando i bulbilli nei fori fatti rivolgendo l'apice verso l'alto e ricoprendoli con la terra facendo attenzione che la punta non fuoriesca dal suolo.
Se siete stati accurati nei passaggi precedenti la coltivazione dell'aglio risulta semplice e non richiede grandi accorgimenti: l'irrigazione è scarsa al momento della messa in terra e dovrà essere sospesa del tutto prima della raccolta.
Per tutto il ciclo vegetativo va innaffiato solo in caso di siccità prolungata, infatti, per crescere l'aglio prende le risorse idriche presenti nel terreno.
La fioritura richiede un grande dispendio di nutrienti, perciò è consigliabile togliere gli steli fiorali appena compaiono o prima che fioriscano alle piante destinate al consumo domestico.
(How) COME RACCOGLIERLO E CONSERVARLO?
L'aglio si raccoglie quando il tempo è bello e asciutto e la parte aerea della pianta si piega ed è secca perché significa che la pianta ha esaurito il suo ciclo.
Per raccoglierlo basta estirparlo aiutandovi con una palettina e facendo attenzione a non danneggiare il bulbo e a non rovinare lo stelo che sarà utile in seguito per la conservazione.
Dopodiché l'aglio va messo ad essiccare sul terreno facendo attenzione che i bulbi non vengano colpiti direttamente dal sole, dopo una settimana-dieci giorni si possono raccogliere in mazzi o trecce utilizzando gli steli ormai secchi e appendere i capi d'aglio in alto, in un luogo areato e privo di umidità.
(Why) PERCHÉ COLTIVARLO?
Se il fatto che sia un elemento indispensabile in cucina non bastasse a convincervi a trovargli un posto nei vostri orti vi riporto alcune notizie che lo riguardano e che non vi lasceranno indifferenti.
AGLIO alleato del buon funzionamento del nostro organismo: controllando sul sito dell'airc e su quello della fondazione Veronesi possiamo leggere come l'utilizzo dell'aglio ci aiuti a mantenere il nostro organismo in salute. Nuove evidenze scientifiche sembrano confermare all'aglio le proprietà antibatteriche attribuitegli dal senso comune già tanti secoli fa. Si è visto inoltre, con studi di epidemiologia, che nelle popolazioni a più alto consumo di aglio vi è una minore incidenza di malattie cardiovascolari ipotizzando, di fatto, che l'allicina abbia proprietà antipertensive e antiossidanti.
Risulta, infine, probabile che il consumo di aglio così come di altri alimenti che contengono composti solforati, contribuisca a prevenire alcuni tipi di tumore fra cui quello allo stomaco.
AGLIO sarebbe un potente afrodisiaco: fluidificando il sangue e migliorando la circolazione sanguigna l'aglio si è guadagnato la reputazione di amico dell'ars amatoria.
Si hanno testimonianze di coltivazioni di questo bulbo già 5000 anni fa in Medio Oriente.
Il popolo ebraico era solito consumarlo il venerdì, giorno dedicato agli incontri coniugali.
I Romani, invece, ne facevano un ricco uso durante i baccanali (in suo testo Plinio, ne suggeriva l'uso nel vino in combinazione con il coriandolo fresco) e i riti orgiastici.
Ai monaci buddisti era, invece, negata l'assunzione di aglio.
Una recente ricerca effettuata da due università straniere (l'Universita di Praga e la scozzese Università di Sterling) ha evidenziato come gli uomini che consumano abitualmente aglio crudo emanino un odore sessualmente attraente.
AGLIO come custode del sonno dei nostri bambini: la credenza popolare millenaria secondo cui l'aglio terrebbe lontani Dracula e i suoi amici vampiri è fortemente radicata nel nostro immaginario collettivo.
Senza andate a spiegare chi erano gli individui ritenuti vampiri, cosa e perché ha sviluppato storie fantastiche che li vede protagonisti, non pensate che sia più semplice far vedere ai nostri piccolini di casa che abbiamo le "armi"per combatterli? Dare protezione e alimentare il senso di sicurezza può giustificare una piccola bugia.
Se poi, queste armi, sono state curate da mamma, papà o da chi ci vuole bene il loro potere deve essere di sicuro SUPER!
CURIOSITÀ SULL'AGLIO
Per concludere alcune curiosità.
Sarebbe opportuno mangiare l'aglio tritato o schiacciato per sfruttare al meglio le sue potenzialità, e allora sotto con le bruschette di pane inagliato!
Dopo il suo consumo però il caratteristico odore pungente, dovuto al principio attivo denominato allicina, è eliminato dalle vie respiratorie causando notevole imbarazzo per chi lo ha assunto e fastidio in tutti gli altri. Per rimuoverlo, o comunque ridurlo, può essere utile consumare insieme alle pietanze ricche di aglio del tè verde, del succo di limone, del latte fresco (meglio se intero perché contiene maggiori grassi) oppure mangiare una mela.
L'aglio risulta a molti indigesto, per aumentare la sua digeribilità è utile accompagnarlo con del prezzemolo.
Scusate l'ignoranza, ma l'aglio nero si coltiva o viene fatto artificialmente?
Ciao Giorgio,
l’aglio nero è una nuova varietà introdotta sul mercato, prima orientale ma ormai mondiale, agli inizi degli anni 2000. Si ottiene sottoponendo i bulbi di aglio fresco ad un lungo e preciso processo di fermentazione e ossidazione
Il vostro articolo e' stato molto interessante.
Provo a seguire i vostri suggerimenti.
Grazie.