Animate da buoni propositi e da una sana dose di entusiasmo spesso le persone decidono di darsi alla coltivazione di piante e ortaggi senza pensare che non basta un pezzo di terra unito alla buona volontà per ottenere buone colture. Come ogni progetto che decidiamo di intraprendere anche quello dell’orto, così come quello del giardino, ha i suoi specifici aspetti da tenere in considerazione. Posate la vanga per un momento e dedicateci un po’ della vostra attenzione, forse quanto abbiamo da dirvi potrebbe risultarvi utile prima di iniziare a coltivare verdure.
Alla luce della nostra piccola esperienza fatta sul CAMPO [mai termine è stato più azzeccato!] ci sentiamo di condividere con voi 8 preziosi consigli per evitare alcuni errori tipici dei principianti.
Non preoccupatevi..anche noi ne abbiamo commessi..e forse prima o poi vi diremo quali 😆.
Prima di cominciare con la lista è bene ricordare che l’organizzazione è essenziale! Se per natura non siete persone con spiccate doti di pianificazione vi consigliamo, come primo passo in assoluto, di tenere un diario dell’orto dove annotare in sequenza i lavori necessari, in modo tale da avere sempre sotto controllo cosa si deve fare, quando va fatto e come.
Dopo questa piccola premessa possiamo partire con i consigli promessi
1. Ripartire in modo ottimale il terreno a disposizione
Sembra una sciocchezza ma invece questo è il primo fondamentale passo da fare prima di cominciare con il lavoro vero e proprio. Dobbiamo visualizzare il risultato finale come, cioè, vorremmo che fosse il nostro orto. Dopo questa fase di progettazione si possono iniziare i lavori!
A questo punto ripartiamo la terra a disposizione in piccole aiuole, dove poi, andremo a seminare o posizionare le piantine dei nostri ortaggi. Ricordiamoci sempre di lasciare lo spazio necessario per i vialetti di accesso alle aiuole stesse che ci saranno utili quando dovremo raggiungere le piante per raccogliere i frutti o per la semplice manutenzione periodica, come ad esempio la rimozione delle erbe spontanee. Senza questa attenta pianificazione spaziale rischiamo di spendere soldi, tempo e fatica inutilmente. Noi ci siamo aiutate facendo delle passerelle fra le aiuole con i pallet, piccoli vialetti in legno che indicavano la via per spostarci nell’orto evitando di danneggiare le piante e di sporcarci troppo di fango, ma ognuno può cercare la soluzione che ritiene più adatta.
2. Valutare la tipologia del terreno
Conoscere il terreno nel quale andremo a sistemare i nostri ortaggi potrebbe sembrare superficiale ma non lo è. Non tutti i terreni sono uguali, ogni orto o giardino ha le proprie caratteristiche specifiche. Sapere se il nostro è soffice o pesante; sabbioso, ghiaioso o argilloso; ricco o meno di sostanze organiche ci fornisce informazioni utili per poter avere ottimi raccolti. La tipologia del terreno di cui disponiamo ci aiuterà sia a scegliere le varietà di piante più adatte da coltivare sia ad approntare tecniche di coltivazione più adeguate. Non spaventatevi, non significa che dobbiate essere degli agronomi per effettuare questa valutazione. Sarà sufficiente un facile test: prelevare alcuni campioni di terra e metterli in un contenitore trasparente insieme all’acqua, mescolare ed attendere che si sedimenti. Il modo in cui si stratificherà la parte solida fornirà dati sulla tipologia del terreno che abbiamo a disposizione e ci consentirà di sfruttare in modo corretto le nostre risorse.
3. Non sottovalutare la questione “acqua”
I diversi periodo dell’anno riflettono necessità diverse nell’approvvigionamento d’acqua; in estate ad esempio, il fabbisogno aumenta in modo considerevole rispetto ai mesi più freddi. Per prima cosa dovete valutare la vostra disponibilità idrica e ricordarvi che non è nè economicamente nè eticamente sostenibile per l’ambiente fare affidamento sull’acqua dell’acquedotto. In secondo luogo è importante ricordare che l’irrigazione dell’orto non va gestita alla leggera, se non utilizziamo la giusta quantità d’acqua possiamo compromettere il nostro raccolto favorendo la proliferazione di parassiti o indebolendo le radici. Anche questa operazione richiede metodo, solo conoscendo la reale necessità idrica dei nostri ortaggi possiamo effettuarla con i giusti tempi e in modo corretto.
4. Posizionare gli ortaggi giusti nel posto giusto
Occhi al cielo e guardate il Sole. I nostri ortaggi, per crescere bene, hanno bisogno di una giusta dose di luce solare. Controllate come é orientato il vostro terreno e in base a quante ore di esposizione alla luce gode ogni giorno scegliete cosa coltivare. Un errore comune è prediligere le colture non adeguate alla nostra situazione specifica. La migliore disposizione sarebbe piantare le verdure in file parallele lungo la direttrice nord-sud in modo tale che ricevano luce durante tutta la giornata e limitino di farsi ombra fra loro. Fate attenzione anche agli ostacoli che possono adombrare il terreno come, ad esempio, siepi, alberi o varie costruzioni presenti nelle vicinanze. Se la terra riceve i raggi solari in buona quantità giornaliera potete procedere con la semina, oppure la messa a dimora, di melanzane e pomodori altrimenti vi consigliamo le coltivazioni di ortaggi a foglia larga (insalate, spinaci, bietola, cicorie e prezzemolo), meno esigenti per quanto riguarda la richiesta di luce. In ogni caso considerate sempre di effettuare la consociazione delle vostre varietà orticole in modo da ottimizzare la loro sinergia, si aiuteranno fra loro a difendersi dai parassiti e non competeranno per accaparrarsi le risorse del terreno.
5. Coltivare un numero non troppo elevato di ortaggi
Errore che abbiamo commesso tutti almeno una volta nella vita, specie se siamo alla primissima esperienza da orticoltore. L’entusiasmo, essenziale ogni qual volta ci cimentiamo in una nuova avventura, in questo caso potrebbe rivelarsi addirittura controproducente. La frenesia ci spingerebbe a piantare e seminare ogni tipo di ortaggio ma dobbiamo essere realistici; dobbiamo valutare con attenzione e umiltà le nostre reali conoscenze e procedere inizialmente con varietà di ortaggi che non richiedono particolare esperienza come ad esempio le verdure a foglia verde, rucola, fagiolini o ravanelli. Successivamente, mano a mano che diventiamo più pratici, introdurre le altre specie più esigenti che richiedono competenze tecniche maggiori. È importante anche limitarsi nella quantità, quando si comincia a coltivare un orto è bene partire con poche piante alla volta sia per prendere la mano nella nuova attività sia per evitare di esaurire il raccolto di una varietà orticola in una volta sola. Se si adotta la semina a scalare possiamo prolungare nel tempo il nostro raccolto. Detto con poche parole: evitare tutto e troppo!
6. Ricordarsi che l’orto richiede cure costanti
Un vecchio adagio recita: l’Orto vuole l’uomo morto! I vecchi contadini lo usavano per indicare l’alta dose di tempo, impegno e fatica richiesta per ottenere risultati soddisfacenti. Lavorare la terra è un’attività piacevole che ci aiuta a staccare la spina dalla frenesia della routine quotidiana ma richiede un impegno costante e, in particolari momenti dell’anno, addirittura giornaliero. Le cose da fare sono molte ed alcune seguono un calendario preciso; non commettete l’errore di sottostimare questo aspetto altrimenti rischierete di vanificare tutti i vostri sforzi. Se avete poco tempo da dedicare alle vostre colture vi consigliamo di non farvi prendere dall’entusiasmo e di concentrare la vostra attenzione solo su ortaggi in linea con le risorse che avete a disposizione poi keep calm...e tornate a leggere il consiglio 5. Se si riesce ad ottimizzare il tutto, le energie spese saranno ben ripagate dalla soddisfazione di mangiare i prodotti del vostro orto, gustosi e sani.
7. Non affidarsi ai soli semi
Mettere un piccolo seme nel terreno, prendersene cura, vederlo germogliare fino a diventare una robusta pianta che ci regala i suoi primi frutti è un’emozione indicibile, lo sappiamo bene. Ci sentiamo, però, di consigliarvi di non affidarvi ai soli semi per le vostre coltivazioni ma di integrali con piccole piantine, che potete comprare sia online che nelle agrarie vicine a voi, soprattutto se siete alle prime armi. Abbiamo deciso di consigliarvi di integrare queste due alternative per bilanciare gli effetti negativi di ciascuna scelta con quelli positivi. Soprattutto se siete neofiti, ricorrere anche all’utilizzo di piantine già pronte da mettere nel terreno (anche se più costose e con meno garanzie sul non utilizzo di sostanze non naturali nelle primissime fasi di vita) vi garantiranno tempi più brevi per arrivare alla raccolta degli ortaggi e richiederanno minor attenzione e minor competenza tecnica nella cura, aspetti che sappiamo bene essere scarsi all’inizio.
8. Conservare nel modo giusto gli attrezzi e le sementi
Eccoci arrivate all’ultimo consiglio, seguendo una sorta di circolarità ci colleghiamo con quanto scritto nella premessa: un buon contadino è un contadino organizzato. Dopo esserci presi cura degli aspetti precedenti non dobbiamo trascurare la manutenzione degli articoli da giardinaggio e la loro giusta collocazione in modo tale da evitare che si rovinino prima del tempo. Lasciare le nostre zappe, cesoie per le potature o palette alle intemperie rischia di farle arrugginire rendendole poco efficaci per svolgere il loro lavoro, comportando una maggior fatica per il loro utilizzo oppure costringendoci a dover spendere più soldi del necessario per sostituirle. Stesso discorso vale per i semi che eventualmente ci fossero avanzati durante la semina. Per poterli usare nuovamente in un secondo momento devono essere riposti con cura: Messi da parte ben chiusi in un luogo riparato dalla luce, dall’umidità e dalle forti escursioni termiche. Se rispettiamo questi piccoli precetti possiamo star sicuri che, seminati la stagione successiva, non avranno perso la loro capacità di germinare.
Siamo arrivate ai saluti finali con la consapevolezza che questo articolo non sia esaustivo, non abbiamo la pretesa di fornirvi una guida definitiva ma ci interessava condividere alcuni consigli, maturati andando avanti per tentativi ed errori, che per noi sono stati utili a migliorarci in questi anni. Pensate che abbiamo tralasciato qualcosa di importante? Ci farebbe piacere sapere se dalla vostra pratica sono emersi altri punti che potrebbero integrare e migliorare i nostri suggerimenti, non esistono ricette magiche che risolvono tutti i problemi.lasciando un commento sul nostro blog. In fin dei conti si apprende attraverso l’esperienza e la riflessione sull’esperienza stessa.
Alla prossima!